SiE & MIES: l’evento sulle convenzioni Consip per la gestione del calore

Un’occasione unica a Firenze

C’è chi lo definisce il “cuore pulsante” del nuovo calcio fiorentino, ma il Viola Park di Bagno a Ripoli non è solo la casa sportiva della Fiorentina. In una mattina di inizio autunno, questa struttura avveniristica ha aperto le proprie porte per ospitare un evento del tutto particolare: non una partita, non un allenamento, ma un confronto tra amministrazioni pubbliche, enti locali e professionisti del settore, riuniti per discutere delle Convenzioni Consip Sie e Mies.

Un tema che, agli occhi del cittadino comune, può sembrare distante, tecnico, quasi burocratico. Ma che in realtà tocca da vicino la vita di tutti, perché riguarda la gestione delle risorse, l’efficienza dei servizi e, in ultima analisi, la qualità stessa delle istituzioni pubbliche.

Ed è proprio questa la forza della giornata: trasformare un argomento complesso in un’occasione di dialogo, confronto e scambio concreto di esperienze.

L’importanza delle convenzioni Consip

Prima di entrare nel vivo dell’evento, vale la pena soffermarsi su cosa siano le Convenzioni Consip Sie e Mies. Consip, la centrale acquisti del Ministero dell’Economia e delle Finanze, mette a disposizione delle pubbliche amministrazioni convenzioni quadro che permettono di semplificare e razionalizzare gli acquisti.

La convenzione Sie riguarda i servizi integrati energetici, fondamentali per ridurre consumi e costi, migliorando al tempo stesso la sostenibilità ambientale. La convenzione Mies, invece, si concentra sulla manutenzione e sull’efficienza degli immobili scolastici, un tema cruciale per migliaia di comuni italiani.

Avere strumenti comuni, condivisi e trasparenti significa garantire un uso più efficace delle risorse pubbliche e soprattutto creare un linguaggio unico tra le diverse amministrazioni.

Una platea eterogenea ma compatta

Il successo dell’evento si è visto fin dai primi minuti, con l’arrivo degli ospiti. Non c’erano solo i “tecnici” del settore, ma anche sindaci, dirigenti, funzionari, responsabili di servizi essenziali. Una platea eterogenea per ruoli e competenze, ma unita dalla stessa esigenza: capire come sfruttare al meglio gli strumenti messi a disposizione dalle convenzioni e, soprattutto, come farlo insieme.

La sensazione diffusa era quella di trovarsi in un luogo di lavoro collettivo, più che a un convegno formale. Non a caso, fin dalle prime strette di mano davanti ai desk di registrazione, si respirava un clima di disponibilità e collaborazione.

L’apertura dei lavori: la visione di Massimiliano Pancani

Alle 10:30 in punto, dopo il caffè di benvenuto, è stato l’ingegnere Massimiliano Pancani, CEO di Deateq s.r.l., a prendere la parola per aprire ufficialmente i lavori. Nel suo intervento, Pancani ha subito imposto un ritmo vivace e appassionato:

“Non siamo qui per parlare di carte e procedure, ma di opportunità. Le convenzioni sono strumenti, e come tutti gli strumenti possono restare inutilizzati o diventare leve di cambiamento. Dipende da come li usiamo e da quanto riusciamo a fare rete tra noi.”

Parole che hanno catturato l’attenzione della sala, ribaltando il luogo comune della burocrazia come ostacolo: la burocrazia, in questo contesto, può diventare motore di innovazione.

La tavola rotonda: un confronto diretto

Il momento clou della mattinata è stata senza dubbio la tavola rotonda, moderata dalla giornalista Lisa Ciardi. Con lei, tre ospiti d’eccezione:

  • il Dott. Emanuele Pellicanò, Direttore Generale di A.S.P. Montedomini,
  • il Geom. Massimiliano Morandini, supervisore della convenzione Consip presso il Comune di Fiesole,
  • e lo stesso ing. Pancani.

 

La formula scelta non era quella di relazioni statiche, ma di un dialogo continuo, con domande, repliche e interventi dal pubblico. Ed è proprio in questo scambio che si è vista la ricchezza della giornata.

Pellicanò ha portato l’esperienza di una realtà complessa come Montedomini, punto di riferimento per servizi socio-assistenziali a Firenze, sottolineando come le convenzioni possano alleggerire il carico burocratico e liberare energie per la cura delle persone.

Morandini, invece, ha raccontato la prospettiva di un comune più piccolo, come Fiesole, dove la sfida è far fronte a risorse limitate e al tempo stesso garantire efficienza e qualità. “Le convenzioni – ha spiegato – ci permettono di avere accesso a soluzioni che altrimenti sarebbero fuori portata. Ma serve capacità di interpretarle e di applicarle nel nostro contesto.”

Il dibattito è proseguito con interventi dalla platea: dirigenti scolastici preoccupati per i costi di manutenzione, amministratori locali alle prese con edifici energivori, tecnici desiderosi di soluzioni pratiche.

Non solo teoria: la forza delle esperienze dirette

Uno degli aspetti più apprezzati dell’incontro è stata la concretezza. Non si è parlato solo di norme e linee guida, ma soprattutto di casi reali: dall’illuminazione pubblica resa più efficiente grazie alla convenzione Sie, alla ristrutturazione di scuole ottenuta tramite la Mies.

Queste testimonianze hanno reso evidente un concetto chiave: le convenzioni non sono vincoli, ma possibilità. E il loro successo dipende dalla capacità delle amministrazioni di fare rete, imparare le une dalle altre, condividere errori e soluzioni.

Pausa e networking: le relazioni contano

Dopo il dibattito, una nuova pausa caffè ha permesso di proseguire il confronto in modo informale. Qui, forse più che in sala, si sono create connessioni preziose: scambi di contatti, accordi per futuri incontri, promesse di collaborazioni.

Il pranzo a buffet ha consolidato questo clima, trasformando un momento conviviale in una vera e propria estensione dei lavori. Molti dei presenti hanno sottolineato come, al di là dei contenuti tecnici, il valore aggiunto fosse proprio la possibilità di costruire relazioni umane e professionali.

Il pomeriggio al Viola Park

Dopo pranzo, la giornata non si è conclusa. Anzi, ha offerto un momento inaspettato e particolarmente apprezzato: un tour esclusivo del Viola Park.

Accompagnati dalle guide, i partecipanti hanno potuto ammirare una struttura che è già diventata un simbolo di innovazione architettonica e sostenibilità. Campi perfettamente curati, spazi moderni, aree dedicate al benessere degli atleti: un ambiente che racconta la filosofia della Fiorentina, basata su crescita, innovazione e radicamento nel territorio.

Molti hanno sottolineato come il contesto del Viola Park fosse perfetto per ospitare un evento dedicato all’innovazione nella pubblica amministrazione: un luogo che unisce tradizione e modernità, sport e comunità, visione e concretezza.

Una giornata che lascia il segno

In conclusione, l’evento al Viola Park non è stato solo un’occasione di confronto tecnico, ma una vera e propria esperienza collettiva. Ha mostrato che la pubblica amministrazione non è fatta solo di norme e procedure, ma di persone che, quando hanno l’opportunità di incontrarsi e dialogare, possono generare valore aggiunto.

Le convenzioni Consip Sie e Mies, strumenti pensati per semplificare e rendere più efficiente la gestione delle risorse, si sono rivelate il filo conduttore per riflettere su un tema più ampio: la necessità di fare squadra.

E la sensazione diffusa, tra i partecipanti, è che questo sia stato solo l’inizio.

Prospettive future: dalle parole ai fatti

L’entusiasmo che ha caratterizzato la giornata dovrà ora tradursi in azioni concrete. Le amministrazioni presenti hanno gettato le basi per nuove collaborazioni, nuove sinergie, nuove sperimentazioni.

In un momento storico in cui le risorse pubbliche sono sempre più preziose e al tempo stesso scarse, eventi come quello del Viola Park dimostrano che la chiave è la cooperazione. Nessun ente può farcela da solo: è solo unendo competenze, esperienze e strumenti che si possono affrontare le sfide future.

Come ha sottolineato un partecipante a fine giornata:

“Torniamo a casa con nuove idee, ma soprattutto con la consapevolezza che non siamo soli. La vera forza di questo evento è stata farci sentire parte di una rete.”

Conclusione

Il Viola Park ha ospitato una giornata che, pur lontana dal calcio giocato, ha avuto la stessa energia di una grande partita. Amministrazioni, enti locali e professionisti hanno giocato insieme, non per vincere l’uno sull’altro, ma per costruire un gioco di squadra che guarda al futuro.

E se davvero l’innovazione nella pubblica amministrazione passa dalla collaborazione, quella di Firenze può essere ricordata come una data importante: il momento in cui, davanti a un caffè e a una tavola rotonda, è nato un nuovo modo di affrontare le sfide comuni.

Deateq
Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo offrirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web ritieni più interessanti e utili.